Stefano Cavada
Non ama le definizioni, dunque non osate chiamarlo Chef o food blogger. E’ semplicemente un grande appassionato di cucina. Stefano Cavada con i suoi video in cucina ha fatto appassionare ed affezionare tanti followers alle sue ricette. Tra Spätzle agli spinaci e strudel di mele si racconta in modo simpatico e sincero a TheCornerZine.
La prima cosa che hai tenuto a precisare correggendomi subito è che non sei uno chef ma un grande appassionato di cucina. Io non so assolutamente cucinare, cosa insegneresti come prima ricetta base a una persona che per la prima volta si mette dietro ai fornelli?
Inizierei da una pizza, come ho fatto con mio papà quando ero piccolo. Impastata rigorosamente a mano.
C’è stato un periodo durante la mia adolescenza in cui mi dedicavo molto alla pasticceria. Avevo realizzato alcune torte tecnicamente non molto semplici per dei compleanni. Il risultato mi aveva caricato di motivazione e da lì iniziai a sperimentare ogni tipo di ricetta.
Per te l’Alto Adige è Casa. Ma se domani dovessi trasferirti in un altro posto del mondo, quale sceglieresti? E perché?
Mi piacerebbe tornare all’estero (negli anni passati ho abitato a Londra e Parigi). Non nego che come nuova destinazione mi piacerebbe andare oltreoceano.
Sbirciando tra le tue ricette, ho notato una curiosa idea per realizzare biscotti integrali per gatti. Quale è la ricetta più originale che hai realizzato?
Quando ho preparato quella ricetta ero in una fase “cucino per gli amici a 4 zampe”. Di sicuro la ricetta che mai mi sarei aspettato di realizzare è quella dei biscotti per cani. Le mie cagnoline ne andavano matte!
Qual è la ricetta che possiamo definire il tuo “cavallo di battaglia”?
Gli spätzle agli spinaci con panna e prosciutto e lo strudel di mele.
Qual è stata la tua prima ricetta che ti ha fatto prendere coscienza di te stesso e ti ha detto che eri sulla strada giusta?
Una torta per il compleanno. C’è stato un periodo durante la mia adolescenza in cui mi dedicavo molto alla pasticceria. Avevo realizzato alcune torte tecnicamente non molto semplici per dei compleanni. Il risultato mi aveva caricato di motivazione e da lì iniziai a sperimentare ogni tipo di ricetta.
Parliamo di Look. Il grembiule è la divisa obbligatoria in cucina. Ma sotto il grembiule vi sono solo camice a quadri? Quali sono i tuoi capi d’abbigliamento preferiti a cui non puoi rinunciare?
Le camice a quadri! :) Ne ho l’armadio pieno, di ogni colore e tipologia. Mi piace portarle aperte e con le maniche risvoltate.
Puoi invitare a cena una delle tue star preferite. Chi è? E soprattutto cosa le/gli cucini?
Ho una grande ammirazione per Jamie Oliver, per il suo percorso e per come ha comunicato la cucina internazionale negli ultimi anni. Credo che andrei su un menù altoatesino molto tradizionale.
Per un semestre hai studiato alla facoltà di Matematica. Come mai questa scelta? Se dovessi tornare indietro continueresti gli studi o ogni lasciata è persa?
Rifarei esattamente lo stesso percorso. Forse mi eviterei anche il semestre di matematica, anche se penso sempre che ogni esperienza nella vita in qualche modo dia il suo contributo. Avevo scelto matematica perché ero uno dei più bravi della classe (forse anche della scuola). Ma dopo alcune lezioni avevo capito che non era la mia strada.
Quando cucini qual è la tua colonna sonora ideale?
Dipende dalla situazione ma spesso è musica classica: super rilassante.
Spesso nei tuoi video usi prodotti ‘ecologicamente corretti’. Quanto a cuore ti sta la salvaguardi dell’ambiente? Sempre legato a questo tema, ultimamente numerosi “appassionati di cucina” abbracciano la filosofia dello ZeroSpreco. Dunque ad esempio della patata utilizzano anche la buccia o vengono utilizzate anche radici, ed elementi naturali inconsueti. Come ti poni rispetto a questa “tendenza”?
Cerco di fare del mio meglio. Anche io opto per le patate con la buccia, scegliendo quelle più piccoline e tenere. Oramai a parte noccioli e ossa, devo dire che sono abituato ad usare praticamente interamente tutti gli ingredienti che utilizzo. Inoltre la macchina sottovuoto abbinata al congelatore permettono di non buttare via più niente.
Come è il tuo rapporto con lo sport? Che stile di vita hai?
Sono molto sportivo, da parecchi anni oramai. Quando ho abitato a Londra ho iniziato con la sala pesi e i primi corsi di Zumba. Rientrato mi sono dato al nuoto, che mi aveva appassionato parecchio e nel quale ero progredito tecnicamente abbastanza velocemente. Nell’ultimo anno invece ho iniziato a praticare crossfit, di cui mi piace molto la parte di ginnastica (sbarra e anelli) e il sollevamento pesi più tecnico (alzate olimpiche e simili). Mi alleno almeno 4 volte a settimana.
Un prodotto che detesti usare in cucina e che proprio non ti piace. Al contrario qual è un prodotto che ami utilizzare e che ti piace davvero molto?
Non sono un grande amante del tartufo. Un giorno, anni fa, mi feci dei tagliolini al burro e tartufo e la sera stessa mi sentii male (in realtà era un’influenza che covavo da alcuni giorni). Però da quel giorno dissi “mai più tartufo”. Adoro utilizzare le spezie. Soprattutto le miscele come curry e garam masala.
Esponendoti sui social sei soggetto sicuramente a complimenti e ammirazioni da parte dei tuoi followers, ma capita purtroppo di ritrovarsi di fronte a cyberbulli o persone che non amano ciò che fai. Il complimento più bello che ti sia mai stato e la critica più dolorosa che hai ricevuto quali sono stati?
Spesso mi viene detto che grazie alle mie ricette e alla passione che trasmetto faccio riprendere alle persone la voglia di cucinare e per me è il complimento più grande che mi possa essere fatto. Grandi critiche costruttive non ci sono mai state. I commenti inutili dei leoni da tastiera finiscono nel cestino direttamente. Preferisco dedicare il tempo a cucinare qualcosa di buono. :)
Il cibo molto spesso regala emozioni. Se dovessi associare a queste emozioni un piatto preparato da te cosa diresti? Amore, Nostalgia e Felicità?
Amore: torta al cioccolato a forma di cuore, la facevo a mia mamma quando ero più piccolo Nostalgia: i peperoni arrostiti di mia nonna Felicità: la pizza fatta in casa
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Se lo dicessi ad alta voce poi non si avverrebbe più! ;)