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Intervista

Nicole Cereseto

Cadere e poi rialzarsi. La giovanissima amazzone Nicole Cereseto ha imparato ben presto che cosa ciò può significare. E non solo metaforicamente. Una brutta caduta da cavallo l’ha tenuta per un po’ lontana dalle competizioni. Ma fra la paura, il sudore e la costanza, questa promessa dell’equitazione ha saputo ricominciare. E ha trovato un modo per arrivare al cuore delle persone. La sua passione per lo sport e per gli animali - cavalli e chihuahua soprattutto - è al centro dei suoi vlog. La Nichi è così la campionessa che potreste incontrare su Youtube o su Instagram. Oppure in sella a G.

Ciao Nicole! Molti ti conoscono come La Nichi o come Nicole Cereseto. Ma per tutti coloro che non frequentano i social media o i maneggi, presentati e menziona la specialità sportiva per cui competi.

Ciao! Mi chiamo Nicole Cereseto e ho 20 anni. Lavoro sui social network, in particolare su Youtube e Instagram, dove racconto la mia vita. Se dovessi presentarmi con una sola parola, quella sarebbe “equitazione”. Ma vi racconterò di più durante tutta questa intervista. Pratico questo sport da quando avevo 6 anni, contro la volontà dei miei genitori… Mia mamma non accettava questa mia decisione, aveva paura (e tutt’ora ce l’ha, ma si è rassegnata). In questi 14 anni sono stata accompagnata da 10 cavalli che mi hanno portata al raggiungimento di molti degli obbiettivi che mi ero prefissata. Ai miei cavalli devo tutto, mi hanno stravolto la vita. Sono appassionata della natura e degli animali, in particolare dei cani. Attualmente vivo con 6 chihuahua, sono i miei gioielli!

Nicole Cereseto

La vita ci metterà sempre ostacoli davanti, per superarli ci vogliono impegno, dedizione e fatica. Se si fallisce una volta, non bisogna abbattersi. Cadere e poi rialzarsi!

Facciamo un salto indietro nel tempo. Quando è nata la tua passione per i cavalli? Come si chiamavano il tuo primo cavallo e il tuo primo insegnante?

La mia passione per i cavalli è nata il primo anno di asilo. Nella mia classe, mentre tutti giocavano, io mi isolavo nel mio angolino a guardare i libri e riviste di animali, e rimanevo affascinata proprio da queste creature stupende… pensavo alla libertà che si potesse provare a cavalcarne uno! Il mio primo pony si chiamava Heaven Can’t Wait, mentre la mia prima insegnante Marta.

“Sbrigliamo” qualche altra curiosità: con quali cavalli corri attualmente? Quanto
tempo devi dedicare a questi animali e al tuo allenamento fisico?

Attualmente ho 3 cavalli, ma gareggio solo con uno di questi. Si chiama G (sì, come una lettera). Vado ad allenarmi ogni mattina, dal martedì alla domenica. Considerando che il maneggio in cui vado è situato a mezz’ora da casa mia, già un’ora me la porta via la strada. In media, un solo cavallo mi occupa almeno 3 ore (anche se non mi peserebbe passarci le giornate intere). Il mio allenamento fisico lo faccio in sella! Fidatevi che si lavora più di quanto si pensi.

Hai vinto campionati di equitazione e partecipato a diversi concorsi prestigiosi. A quale punto della tua carriera agonistica pensi di essere arrivata? Quale successo ti ha, per ora, regalato la soddisfazione più grande?

Per le mie aspettative, penso di essere arrivata a un buon punto. Ho avuto uno “stop” che è durato circa un anno a causa di un mio cavallo che si era infortunato a un tendine. Non ho perciò gareggiato per molto tempo. Sono arrivata a partecipare ai Gran Premi nazionali e anche a concorsi internazionali importanti, piazzandomi bene. Un successo per me molto importante è indubbiamente quello di essere arrivata al livello dei Gran Premi. Ma il successo che mi sta davvero a cuore, è la vittoria di un campionato regionale.

L’anno scorso sei stata messa a dura prova da un “rischio del mestiere” che fa
parte della tua disciplina: una caduta da cavallo. Come stai ora e come hai affrontato la riabilitazione

Purtroppo questo è un altro motivo che ha causato il mio periodo di stop. È stata la caduta più brutta che ho fatto ed ero con il mio cavallo Firefox. La cosa che non mi ha aiutata è stata la perdita della memoria. Tutt’ora non riesco a farmi tornare in mente ciò che è successo, in modo da correggere quello che ho sbagliato. Sono stata un mese con un tutore scomodissimo per la frattura della clavicola e sono tornata in sella subito dopo averlo tolto. Per un po’ di tempo ero titubante sui salti, avevo paura di sbagliare la distanza e cadere ancora. Poi è arrivato G che mi ha tolto tutte le paure e dubbi.

Associa a queste emozioni degli aneddoti realmente vissuti: paura, adrenalina,
motivazione.

Paura: i commenti negativi degli altri. Pian piano ho imparato che ciò che faccio, lo faccio per me stessa e non devo dimostrare niente a nessuno. Adrenalina: prima di entrare in campo gara. Motivazione: sbagliare. Sapere cos’ho sbagliato e accettare la sconfitta. La prossima volta mi impegnerò il doppio.

Parliamo adesso di social media. Su Youtube il tuo canale La Nichi ha più di
350.000 iscritti. Anche su Tiktok i numeri si aggirano intorno alla stessa cifra. Il tuo profilo Instagram supera i 554mila follower. Ti aspettavi tale seguito? Quali sono i pro e i contro di un’esposizione mediatica di questo tipo?

Sinceramente no, questo seguito non me l’aspettavo. Prima che aprissi il mio canale Youtube, su Instagram ero già conosciuta grazie a mia sorella (Sabrina Cereseto, ndr). Anche lei è Youtuber ed è la stessa che mi ha aiutata col canale. Pensavo di ottenere solo il “boom” iniziale e che poi tutti si sarebbero dimenticati di me. Invece non avrei mai immaginato che mi sarebbe piaciuto così tanto raccontare la mia vita e far vedere cosa combino tutti i giorni! Ma soprattutto mai avrei immaginato che le persone mi apprezzassero così come sono. Come in ogni lavoro, ci sono i pro e i contro. Un pro ad esempio è che hai sempre qualcuno a cui parlare e raccontare… non ti senti mai sola! Il contro, invece, è che non tutti capiscono che anche noi siamo persone come tutte e che abbiamo una privacy.

I tuoi vlog mostrano spaccati della tua vita quotidiana. Quale messaggio vuoi trasmettere alle persone al di là dello schermo?

Voglio far capire che la vita ci metterà sempre ostacoli davanti, e che per superarli ci vogliono impegno, dedizione e fatica. Se si fallisce una volta, non bisogna abbattersi. Cadere e poi rialzarsi! Vale più una goccia di sudore che di un pianto.

Sono una profana dell’equitazione. Puoi descrivere l’equipaggiamento fondamentale e il dress code indicato per cavalcare?

Fondamentale è il casco! La testa deve sempre essere protetta, il rischio è sempre dietro l’angolo. Un dress code perfetto e completo per cavalcare consiste in: un paio di stivali, i pantaloni da equitazione, la cintura, i calzettoni tirati su fino il ginocchio, una polo, i guanti e, come detto, prima il casco.

Con quale outfit, invece, ti senti più a tuo agio durante il tempo libero?

Col mio bellissimo e comodissimo pigiama.

Soffermiamoci ancora sul tema “moda”. Puoi spiegarci qualcosa di più a proposito del merchandising ufficiale di Nicole Cereseto?

Riguardo al merchandising, ho sperimentato una maglietta. Sopra vi sono rappresentati uno dei miei cani, Oxer, e un gatto di mia sorella. Il disegno indica il nostro legame. Per una selezione di prodotti legati all’equitazione, ci sto ancora lavorando su.

Se ti chiedessero di partire per un viaggio di sola andata, quali indispensabili
metteresti nella tua valigia?

Senza ombra di dubbio, il mio cane Oxer (per chi ancora non lo avesse capito, è il mio preferito). Se la valigia è grande, anche il mio cavallo G!

Quale consiglio ti senti di dare alle nuove leve che vorrebbero praticare il tuo sport agli stessi livelli?

Dovete essere FORTI. Riceverete batoste che non pensavate di ricevere, non abbattetevi mai. Potrete sudare sette camicie, ci sarà sempre l’ottava. Vedrete che quando riuscirete a fare la cosa che non pensavate mai di riuscire a fare, sarà indescrivibile l’emozione che proverete. E ricordatevi, sempre, che i cavalli sono esseri viventi, non scherzateci mai troppo!

In questo momento, c’è qualcuno a cui vorresti rivolgere un particolare ringraziamento

Vorrei ringraziare mia mamma che, nonostante la paura, non manca mai ad ogni mia gara e non mi ha mai fatto mancare niente. Anche nei momenti più bui ha fatto di tutto per farmi continuare questa mia passione. E sono grata anche a suo marito che si è occupato degli acquisti (purtroppo) costosi dei cavalli e del sostegno morale.

Come ti vedi fra 10 anni?

Sono più che sicura che vivrò con un sacco di animali!