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Intervista

Marco Bianchi

È davvero raro incontrare persone come il Food Mentor Marco Bianchi: un’esplosione di energia positiva e assolutamente healthy. Abbiamo fatto quattro chiacchiere per capire come poter iniziare a muovere i primi passi in cucina… assolutamente a piedi nudi!

Ciao Marco, Se ti dovessi descrivere con solo 3 aggettivi quali sarebbero?

Curioso, permaloso, felice.

Divulgatore Scientifico per la fondazione Umberto Veronesi e Food Mentor. Ci spieghi meglio qual è il tuo approccio al cibo?

Il mio è un approccio che si basa su un dato scientifico. Ho fatto della mia professione, la mia quotidianità. Dalla ricerca scientifica alla tavola. Cucinare rappresenta per me un vero atto d’amore. Cucinare con razionalità, non di pancia, permette a tutti di farsi del bene. Dietro ogni scelta alimentare che facciamo si nasconde la possibilità di migliorare il proprio stato di salute, rendere più efficace una terapia e ancora di più allungare le aspettative di vita.

Marco Bianchi

Avevo otto anni quando cucinai la mia prima pasta ai miei genitori. Imparavo osservando il nonno, il mio Grande Maestro in cucina. Attento alla scelta della materia prima, amante delle belle pentole e grande innovatore ai fornelli.

Come è nata la tua passione per la cucina?

La mia passione per la cucina nasce in età scolare. Avevo otto anni quando cucinai la mia prima pasta ai miei genitori. Imparavo osservando il nonno, il mio Grande Maestro in cucina. Attento alla scelta della materia prima, amante delle belle pentole e grande innovatore ai fornelli.

Che consigli daresti a una persona che ha voglia di intraprendere la carriera di cuoco o di food blogger?

Per quanto riguarda la carriera di cuoco, armarsi di pazienza e soprattutto amare i sacrifici. È un lavoro che spesso non ha orari e soprattutto è in continua evoluzione. Per molte attività professionali, inclusa quella del cuoco bisogna imparare ad avere una mente elastica e la voglia di imparare, giorno dopo giorno. Il food blogger è fortemente legato al mondo del social network, lavori praticamente in continuazione in modalità smart working e spesso ti devi scontrare con le leggi del mercato… Per entrambi i lavori il primo ingrediente è la passione, il secondo la pazienza e il terzo la creatività!

Il tuo regno è la cucina, ma quando non sei dietro ai fornelli, cosa ti piace fare?

Tante, tante cose… Premesso che mi piace molto fare sport, mi rilasso moltissimo passeggiando, andando in palestra e trascorrendo il tempo con mia figlia: correndo, giocando alle Barbie o semplicemente cucinando o disegnando! Mi piace moltissimo leggere e programmare viaggi con nuove città da scoprire, che spesso diventano stimolo creativo in cucina!

Primo appuntamento e ti viene l’idea di cucinare: cosa cucini per conquistare la tua metà?

Spaghetti integrali con crema di zucchine e pecorino, salmone in crosta di pistacchi e tortino caldo al cioccolato fondente con caffè e lamponi!

Dato che la tua cucina è sempre molto “healthy”, cosa non può assolutamente mancare nella nostra dispensa?

Tutti quelli che sono gli alimenti della dieta mediterranea. Qualsiasi tipo di cereale integrale: riso, pasta, quinoa, orzo, farro…verdura (tanta) e frutta fresca. Seguono frutta secca, legumi, formaggi magri e pesce azzurro! Aggiungo olio extravergine di oliva e cioccolato fondente, minimo 72% di cacao e caffè, almeno 4 nella mia giornata! Non riesco a concludere la giornata senza un quadretto di cioccolato fondente! Tra qualche settimana grazie un carissimo amico illustratore Nicolò Canova, sarà possibile non perdere di vista questo nostro patrimonio prezioso: la dieta mediterranea rivista in una chiave artistica, come piatto salutare di ogni giorno… Sul mio blog e sui miei social tutte le informazioni! vi piacerà moltissimo, già lo so!

E facciamo finta che nessuno ci legge, il junk food a cui non puoi dire di no?

Ti rispondo con la “pizza”, ma non possiamo definirla junk food se ha tutti gli ingredienti giusti: un impasto semi integrale a lunga levitazione, pomodoro fresco, la giusta quantità di fior di latte, olio extravergine di oliva e perché no, un po’ di verdure… La mangio almeno due volte alla settimana… guai a toccarmi la mia amata pizza!

In cucina di solito si indossa un grembiule, ma da quello che ho visto, a te non piace molto. Cosa ti piace indossare nella vita di tutti i giorni?

Confermo! Con un grembiule addosso non mi sento a mio agio. Indosso solitamente un paio di jeans, una maglietta e sono rigorosamente scalzo. Fin da piccolo sono stato abituato a non indossare calze o ciabatte in casa… È un senso di libertà a cui non so rinunciare…

Tu hai scritto davvero molti libri, posso chiederti da dove trai inspirazione?

Mi ispiro leggendo, seguendo i trend… Mi spiego: studio molto attentamente le abitudini degli italiani attraverso sistemi di informazione pubblica (come Osservatorio Immagino, i dati ISTAT), sogno spesso accostamenti di ingredienti e annoto ogni possibile ricetta che mi passa per la mente. Coinvolgo la mia community, osservo, studio. È così che nascono i miei libri. Ogni libro vuole rispondere a determinate domande che arrivano dalla mia grande famiglia social.

Ratatouille (il cartone della Disney) ci ha insegnato che un piatto se cucinato bene ci può far ricordare alcuni momenti della nostra vita davvero indimenticabili. A te è mai successo? C’è stato un piatto che ha accesso in te un ricordo davvero bello?

Sì! È banale, ma si tratta della salsa di pomodoro! La preparava nonno Eurico ogni domenica. Era il suo condimento preferito nonché cavallo di battaglia. ogni domenica andavo a trovarlo e non usciva mai di casa senza un vasetto della sua salsa. Capitava spesso che improvvisavamo un aperitivo con una bruschetta; non vedevo l’ora di tornare a casa per aprire il barattolo e divorare la salsa! Ad oggi è ancora il mio punto debole nonché il mio confort food preferito… Sulla pizza, sulla pasta, su una frittata, sono capace di aprire un vasetto di salsa e finirla senza neanche condirla…

E se dovessi ricordare il piatto che meglio ti è riuscito? Quale sarebbe?

Direi pasta integrale con salsa di pomodoro, acciughe, stracciatella e capperi croccanti…

Parliamo di social. Hai una pagina che conta più di 330K followers. Qual è il tuo rapporto con loro? Come vivi le critiche? Hai mai ricevuto atti di cyberbullismo?

Ogni settimana mi impressiono nel vedere a quante persone riesco ad arrivare… Una media di 13 milioni di amici, mi cliccano, ricliccano, postano, commentano, guardano, cucinano… Fortunatamente è una community molto attenta, selettiva, e razionale! Coloro che criticano si sono rivelati sempre persone appartenenti a nicchie estremiste di vario genere. Personalmente chiunque vive una forma di estremismo, è una persona ignorante, ovvero che ignora determinati aspetti culturali e civici. In poche parole, vanno educati oppure lasciati dove sono.

Quando cucini c’è della musica che ti accompagna nel tagliare verdure o infornare prelibatezze?

Certo che sì, solitamente sono playlist dettate dalle classifiche nazionali e internazionali… Ci sono però delle playlist alle quali non posso rinunciare: spazio moltissimo come genere musicale: dagli Oasis e Madonna a Gianna Nannini, De Andrè, Diodato, Carrá e Cristina D’Avena perché non mi dispiace tornare spesso bambino!

Io sono pessimo a cucinare, qual è la prima cosa che consiglieresti a una persona che non sa cucinare o meglio, cosa mi insegneresti a cucinare?

Ti insegnerei a riempire la dispensa di alimenti che ti fanno del bene e ti permettono di non impazzire in cucina perdendo troppo tempo viste le tue doti culinarie. Via libera anche a legumi in scatola e cereali precotti, verdure da alternare tra fresche e surgelate. Sfatiamo il mito di ciò che è già pronto e che fa male. Basta saper scegliere prodotti a ridotto contenuto di sale e grassi. Tutto il resto lo fa la fantasia! E per questo ti rimando al mio blog. Un esempio banale: riso basmati integrale precotto, condito con ceci o lenticchie già lessate e un trito di prezzemolo, pomodori secchi e cipolla rossa di Tropea. Olio extravergine di oliva, succo e scorza di limone! Facile, buono, completo e gustosa!

Ultima domanda: il tuo primo pensiero al mattino e l’ultimo prima di andare a dormire.

La mia bimba! Vorrei regalarle ogni giorno la consapevolezza di vivere in un mondo stupendo, fatto anche da difficoltà, lacrime e momenti no. Sono un cacciatore di stimoli nuovi, attività e cose da fare, gesti quotidiani che aiutino mente e corpo ad esser forti e sani, a cercare di sorridere tra amici e in famiglia. Tutto questo perché non c’è cosa più bella che offrirle un papà felice!

Sono un cacciatore di stimoli nuovi, attività e cose da fare, gesti quotidiani che aiutino mente e corpo ad esser forti e sani, a cercare di sorridere tra amici e in famiglia.