SPEDIZIONE GRATUITA SU TUTTI GLI ORDINI SOPRA I 100€
Carrello: (0)
icon-search
Cerca
Intervista

LEITALIENNE

Make-up artist e content creator, Marika Zaramella è auto-didatta ed esperta di skincare. Scopriamo con lei la sua filosofia sul mondo del beauty e il suo stile.

Parliamo un po’ della tua filosofia ne make-up: sappiamo che prediligi un look naturale, senza mascherare i difetti ma valorizzando i tratti del viso o giocando con colori e texture per celebrare la bellezza individuale. Parlaci di come ti sei avvicinata a questo mondo e di come sei riuscita a renderlo tuo.

Mi è sempre piaciuto pasticciare, è una passione che ho condiviso con mia madre. Crescendo mi rendevo conto di quanto per me il make-up fosse un gioco, un divertimento. Tuttavia, specialmente con l’avvento di Instagram, il trucco stava prendendo una strada che non mi apparteneva. La make-up artist più brava era quella tecnicamente impeccabile, quella che riusciva a trasformarti di più la faccia e a ricreare la cosiddetta “Instagram face”. Ho pensato che servisse riportare un po’ di verità anche in questo mestiere e così ho iniziato a comunicarlo sui social!

LEITALIENNE

Ho sempre cercato di non seguire troppo le mode, piuttosto di cercare pezzi iconici e che mi facessero al contempo sentire a mio agio, that’s it.

Nel mondo della moda spesso gli standard di bellezza sono utopici. Lavorando come make-up artist, hai percepito spesso questa ricerca della perfezione costante?

Assolutamente sì, specialmente nell’ambito moda-commerciale. Credo però che stia un po’ cambiando, molto lentamente, ma sta cambiando qualcosa. Nell’alta moda si cominciano a vedere visi imperfetti, persone particolari ma normali (reali!), anche se siamo ancora molto distanti da un’estetica veramente inclusiva. Nel settore beauty invece c’è ancora troppo photoshop.

Sentirsi a proprio agio con se stessi, nella propria pelle e nel proprio corpo: questo è uno dei temi che affronti di più sulla tua pagina Instagram, mettendoti spesso a nudo e mostrandoti senza filtri. Qual è stato il percorso che hai fatto per accettarti e per mostrare ciò che sei realmente?

Tempo fa, vivendo una situazione che ho capito solo anni dopo, mi resi conto di quanto poco mi importasse di essere all’altezza di questi canoni estetici e di quanta pressione sentissi, da tutte le parti. Sono sempre stata il tipo di persona che prima di uscire di casa ci metteva due ore di preparativi, alla quale piaceva essere attraente e desiderata, o almeno così credevo. Poi un bel giorno mi sono chiesta: ma perché lo sto facendo? Per chi? Ho iniziato un progetto che ho chiamato “Corpo Consapevole”, un progetto personale principalmente offline, che ho condiviso solo parzialmente quando mi sono sentita di farlo. È iniziato liberandomi di tutte quelle cose che ci si aspetta che una donna faccia: Ho smesso di truccarmi, ho smesso di tingermi i capelli, (sì, a 23 anni sono già brizzolata), di farmi le unghie, di andare dal parrucchiere, di depilarmi e di farmi le foto in posa. In quel periodo mi sono scattata delle foto tutti i giorni, specialmente quando mi sentivo brutta. Ho affiancato a questo progetto degli studi e delle riflessioni sul modo in cui la società binaria vuole la Donna. Mi sono resa conto che il mio progetto era un desiderio inconscio di liberarmi di questi canoni, di vedermi per quello che ero e di riappropriarmi della mia immagine.

Testi sempre tanti prodotti sul mercato e intrattieni sempre i tuoi fedeli followers con recensioni sia su skincare che make-up. Qual’è la tua skincare routine attuale? Quali sono i tuoi prodotti preferiti al momento?

La mia routine è sempre super-minimal. Idealisticamente vorrei poter mantenere una routine coreana, ma la realtà è che mentre sei in viaggio è uno impegno incredibile. La mia routine al momento è: olio struccante di DHC (che amo follemente), breakout clearing booster di Dermalogica per tenere sotto controllo i brufoletti e Fundamental Water gel cream di Klairs, una crema leggera ma super idratante. Di giorno poi metto sempre l’SPF!

Quanti prodotti skincare possiedi davvero? E quanti di make-up?

Bella domanda! Di sicuro troppi, ma facendo la make-up artist trovo sempre il modo di finirli prima della scadenza.

Ora giochiamo un po’. Shooting per un brand emergente e minimale, ti danno carta bianca per poter sperimentare: su cosa punti per il make-up? Preferisci truccare labbra, occhi o pelle?

Il make-up per me è la pelle. Punto tantissimo sulla qualità della base, faccio sempre moltissima skin-prep prima di truccare. Per me la cosa più raffinata è una bella base luminosa e sopracciglia sparate in alto. Poi, se il look richiedesse più grinta, aggiungerei sicuramente delle pennellate casuali sugli occhi.

Dove trovi ispirazione per il tuo lavoro?

La cosa che mi ispira di più è viaggiare e guardare gli stimoli che mi danno le altre persone, lo stile degli altri. Sono una grande osservatrice e sono molto sensibile ai trend.

Abbiamo passato tutti un periodo difficile, e ritornare a lavorare è una sfida specialmente per chi lavora a contatto con le persone come te. Come hai gestito il tuo lavoro dopo il lockdown?

Dopo il lockdown ho trasformato il mio lavoro puntando molto sul digital. Ovviamente per quanto riguarda i set mi sono adeguata alle normative di sicurezza.

Quale è stata l’ultima tua esperienza lavorativa che consideri più interessante e gratificante?

Mi sono divertita tantissimo con l’intervista per The Italian Reve, eravamo a casa mia e c’era un bel clima, mi sono sentita super a mio agio. Poi quell’intervista mi ha portato tanti begli agganci lavorativi.

Sappiamo che sei un’amante del vintage e della moda sostenibile. Quali sono i capi a cui non puoi rinunciare?

Levi’s vintage e giacca in pelle sono sempre nel mio armadio, il tutto condito con qualche dettaglio artigianale, come i cappellini handmade all’uncinetto di @fiore_llini.

Hai uno stile molto personale e ci fai sempre scoprire piccoli brand. Quali sono gli elementi in un capo che ti incuriosiscono di più?

Guardo moltissimo la qualità dei tessuti e il taglio dei capi. Se poi sono pure colorful, potrei innamorarmene!

Accessorio preferito e immancabile?

Immancabili per me sono gli orecchini a cerchio dorati. Ne ho tantissimi e non mi stancano mai.

Hai un’icona di stile o qualcuno a cui ti ispiri?

Un’icona no, mi piace seguire il mio istinto e mixare stili improbabili. Ho sempre cercato di non seguire troppo le mode, piuttosto di cercare pezzi iconici e che mi facessero al contempo sentire a mio agio, that’s it.

Ti consideri una vittima dei trend?

Decisamente no, non direi. Sono molto selettiva e raramente acquisto d’impulso. Acquistare i trend implica il fatto che tra pochi mesi quella cosa non ti piacerà più.

Difficile scegliere essendo tu paladina di entrambi i mondi, che spesso si completano… ma se dovessi scegliere: skincare o make-up?

Su di me, assolutamente scelgo la skincare. Non porto mai tanto make-up e sono fan del trucco naturale.

Dove ti vedi tra 10 anni?

Tra 10 anni mi vedo ovunque purché pazza e felice. Ho smesso di fare piani per il futuro, seguo il flow a patto che mi metta il sorriso e rispetti i miei principi, e quando non succede cerco di non buttarmi giù e lasciare andare. Credo molto che si possa fare strada rimanendo fedeli a se stessi, e credo che a lungo andare questa cosa ti ripaghi inestimabilmente. Non voglio essere troppo severa con me stessa, le cose che devono succedere accadono (Ride, N.d.R).