SPEDIZIONE GRATUITA SU TUTTI GLI ORDINI SOPRA I 100€
Carrello: (0)
icon-search
Cerca
Intervista

Ilenia Toma

Un talento creativo, le cui parole suonano come se potesse essere un’”inspirational speaker”. In ogni caso, questa è la forma mentis che ha sviluppato, lavorando alla costruzione del suo successo come fashion blogger e consulente. Con oltre 104 mila follower su Instagram, Ilenia Toma racconta in esclusiva a TheCornerZine come ha raggiunto un simile traguardo!

Sei metà italiana e metà francese: un perfetto mix di eredità culturali, si potrebbe dire. Per mescolare il tutto ancor di più, sei nata in Svizzera e ora vivi a Milano. Se dovessi scegliere, quale città sceglieresti e perché?

È difficile scegliere, dato che ogni città ha una sua bellezza e i suoi pro e contro. Vivo alla giornata e, al momento, siamo felici a Milano. Vediamo cosa il futuro ha in serbo per noi.

Ilenia Toma

Cerco sempre di essere ispirata da me stessa per creare un qualcosa che sia ‘vero’ per me, senza focalizzarmi troppo su quello che qualcun altro ha già fatto.

Credi che questo mix di culture abbia influenzato il tuo senso dello stile in qualche modo? Pensi il tuo stile ne rappresenti una più dell’altra?

Credo che quello che ti circonda ti influenzi sempre. Ho notato un cambiamento nel mio stile da quando vivo a Milano, forse qui posso essere più libera e coraggiosa rispetto a quanto non potessi esserlo in Svizzera. Credo che anche l’età influenzi lo stile personale nel corso degli anni.

Parlando di stile, come descriveresti il tuo modo di vestire?

Dato che sono metà italiana e metà francese, direi che sono influenzata da entrambe le mie origini: eleganza francese, mescolata alla tradizione italiana e al coraggio nella scelta dei colori e delle forme. Mi piace, infine, aggiungere un tocco d’avanguardia.

Ripercorriamo i primi, difficili passi del tuo percorso nell’industria della moda. Qual è stata la parte più difficile? Come l’hai superata?

La parte più difficile è stata l’inizio della mia carriera, che è avvenuto 7 anni fa su Instagram. Dato che questo business era nuovo, ho dovuto imparare molto da sola: come si suol dire, ho imparato facendo. Inoltre, visto che vivevo in Svizzera, dove il panorama fashion è pressoché inesistente, è stato per me alquanto difficile riuscire a trovare degli agganci con quel mondo. Due anni fa, quando ci siamo trasferiti a Milano, ho finalmente potuto realizzare il mio sogno, ma si è presentata una seconda difficoltà, ovvero il riuscire a farmi conoscere in un mare di influencer e addetti del settore.

Qual è il tuo acquisto fashion preferito? Ti sei mai pentita di aver comprato un capo di un designer? Se sì, perché?

I miei acquisti preferiti sono quelli che sto facendo adesso da Bottega Veneta. Sono una grande fan di Daniel Lee, e sono eccitata all’idea di vedere il modo in cui questo storico marchio italiano si trasformerà in un brand all’ultima moda. Ho fatto degli acquisti sbagliati, ma il più grande rimorso è un paio di scarpe di Marni, che mi fanno così male da poterle soltanto ammirare dal ripiano sul quale si trovano.

Parlami dell’aspetto che nessuno vede dell’essere una blogger o influencer?

Il principale aspetto che non molti vedono è il nostro fare il lavoro di un intero team: scriviamo e-mail, produciamo contenuti e concetti creativi, fotografiamo, ci occupiamo di styling e così via dicendo. Dobbiamo essere bravi tanto sotto i riflettori quanto dietro le quinte. Da un anno, sono rappresentata dalla Grumble Management Agency, che per fortuna si occupa delle mie e-mail e del mio calendario per le fashion week. Ne avevo veramente bisogno, dato che il carico di lavoro stava diventando leggermente eccessivo, essendo anche una studentessa di Fashion Communications.

Immagino che in un primo tempo, non essendo in grado di basarti su molto, sia stato molto difficile. Com’è andata la tua prima collaborazione? Con chi è stata?

Come dicevo prima, ero una vera e propria novellina, senza alcuna conoscenza o esperienza. Ho iniziato per passione e non per ragioni economiche. A un evento, un influencer mi ha chiesto quanto facessi pagare un post, ma io non sapevo nemmeno che si potesse guadagnare! Si potrebbe dire che sono andata avanti a piccoli passi, ma sono contenta di averlo fatto e di aver potuto capire da sola come funzionano le cose. Il mio primo grande cliente è stato Tommy Hilfiger.

Recentemente, hai scritto un post sul tuo blog a proposito degli inizi da blogger/influencer. Sono stata particolarmente toccata dalle ultime parole del post. Hai scritto: ‘Se sentite che è la cosa giusta da fare, lanciatevi. Fino a quando crederete in voi stessi, sarete sulla giusta strada‘. Mi piacerebbe sapere quale consiglio daresti, quando niente sembra funzionare, alle generazioni più giovani, che tentano ogni cosa pur di riuscire a farsi strada nell’industria della moda, e non solo nell’ambito dei blog.

Il problema, oggi, è che gli adolescenti vogliono soltanto essere famosi e fare soldi velocemente, questo è un punto di partenza sbagliato. Come ho scritto nel mio post, dovrebbe essere la passione che ti spinge a continuare. Una volta che lavori guadagnando e, al contempo, facendo quello che ami, non avvertirai mai più la fatica o le difficoltà legate al lavoro.

Hai lavorato con molti brand. Qual è stata la tua esperienza preferita? Con quale maison o designer sogni di collaborare?

L’ultima gita in Puglia con Bottega Veneta è stata un’esperienza da sogno, essendo una così grande fan della maison. Amerei lavorare con Louis Vuitton, Cartier, Chanel e molti altri ancora. Ho sempre sognato di lavorare con i grandi marchi e, prima o poi, lo farò. Questo è il mio ‘state of mind’: mi esprimo in maniera positiva, per attirare quello che sogno e desidero. Infatti, la legge di attrazione è il mio credo.

Chi è la tua più grande icona di stile o fonte d’ispirazione e perché?

Ci sono molte persone che mi ispirano, non ce n’è soltanto una. Infatti, credo molte persone meritino il titolo di ‘modello’ o, per l’appunto, ‘icona’. Cerco sempre di essere ispirata da me stessa per creare un qualcosa che sia ‘vero’ per me, senza focalizzarmi troppo su quello che qualcun altro ha già fatto.

Segui esclusivamente la moda femminile o ti piace seguire anche quella maschile?

Dato che vivo e lavoro con il mio fidanzato Simon Nygard, che è un modello e influencer come me, seguo anche la moda maschile. Per lui, ma anche per un mio interesse rivolto al comprendere la moda nella sua interezza.

C’è un trend, fra quelli che hanno fatto il loro ritorno, che speravi restasse nel passato? E uno che ti piace molto?

Una volta, ho detto che non avrei mai indossato un paio di leggings, e un anno più tardi lo stavo facendo…quindi, mai dire mai! Sono davvero aperta ai nuovi trend e al far sì che lo sviluppo creativo sia parte dei compiti di ogni designer. Io deciderò, poi, se adattare o meno un determinato trend ai miei look. Penso che lo stile personale dovrebbe sempre essere creato senza pensare troppo ai trend. I trend esistono per essere adattati e non per essere inseriti casualmente nel proprio guardaroba.

Parlami della tua recente decisione di studiare ‘Fashion Marketing & Communication’ allo IED-Istituto Europeo di Design.

Sono stata una parrucchiera per 10 anni. Dopo i primi tre anni, ho sentito che non era più abbastanza, quindi ho iniziato a fare l’influencer. Lavorare nell’ambito della moda era l’unica scelta che avevo in Svizzera. In ogni caso, potrà sembrare curioso, ma ho sempre avvertito la mancanza della moda nella mia vita. Quattro anni fa, quando ho incontrato Simon e abbiamo insieme deciso di trasferirci a Milano, si è presentata l’opportunità di entrare nel mondo della moda in maniera ‘diplomatica’. Non si può mai sapere cosa può succedere!

Nel corso degli anni trascorsi all’interno dell’industria della moda, qual è un’importante ‘verità’ che hai appreso? Tornando indietro, cosa diresti alla te stessa che stava muovendo i suoi primi passi?

Sì vera con te stessa, non fidarti di tutti e tutto, vai avanti anche nei momenti difficili e credi in quello fai. Dopo la pioggia, esce sempre il sole: sogna, credici e raggiungi i tuoi obiettivi!

Hai sogni o speranze per il futuro?

Non faccio piani, ho scoperto che vivo in maniera più serena se mi limito a vivere il momento. Ciò detto, sono eccitata all’idea di proseguire lungo il percorso intrapreso e realizzare i miei sogni.