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Intervista

Greta Futura

Modella, Content Creator e fondatrice di Muliers, magazine dedicato alla creatività femminile: questa è Greta Futura che abbiamo avuto il piacere di intervista per TCZ. Scopri di più qui.

Ciao Greta, ci racconti un po’ chi sei?

Ciao, sono Greta, ho 26 anni e vivo a Milano. Sono qua perché ho lavorato da quando ne ho memoria come creativa, prima studiando e poi entrando nel mondo del lavoro. Al momento ho fondato una mia rivista che si chiama Mulieris, che si occupa di arte fatta da donne. Oltre a questo lavoro anche "dall'altra parte" come modella e content creator.

Penso che un look debba essere funzionale alla giornata che dobbiamo affrontare, quindi per me il look giusto è quello che mi rende più a mio agio.

Greta Futura

Tra le tue attività c’è anche quella di modella: ci racconti la tua esperienza più indimenticabile su un set? (Sia positiva, sia negativa)

La mia esperienza che ho più a cuore sul set è una delle prime. Avevo appena iniziato a lavorare come modella e mi sono trovata su un set dove ho dovuto scattare praticamente nuda. Come primo lavoro è stato abbastanza intenso emotivamente, anche perchè il mio approccio al lato modeling non è stato molto spontaneo, me lo hanno chiesto per anni ed ho sempre rifiutato. Questo editoriale in particolare è stato molto bello perchè nonostante fossi nuda, sia fisicamente che mentalmente, mi sono sentita accolta da chi avevo intorno e ho potuto seguire tutto il processo del creare qualcosa insieme dal punto di vista artistico e creativo, vedendo anche tutta la parte bella di questo lavoro, oltre ai pregiudizi che ci sono riguardo ad esso. Per quanto riguarda un'esperienza negativa non ho un ricordo nello specifico, devo ammettere che sono sempre stata abbastanza fortunata sui set, io penso che la negatività sia più un insieme di fattori, che si accumulano nel tempo e in qualche modo ti feriscono, come per esempio arrivare su un set e trovare quasi sempre dei vestiti ai quali sono io che devo adattarmi a loro e non viceversa, l'essere in un sistema che è progettato per qualcuno che è totalmente diverso da me ed essere sempre l'eccezione. Tutto questo è un po' l'aspetto negativo, ma allo stesso tempo è qualcosa che mi sprona a continuare a fare quello che sto facendo, perché penso che qualcuno, vedendomi e immedesimandosi in me, riesca a pensare che esiste uno spazio anche per lei.

Hai dei tips per avere il look giusto per ogni occasione?

Penso che un look debba essere funzionale alla giornata che dobbiamo affrontare, quindi per me il look giusto è quello che mi rende più a mio agio.

Tra le tue attività c’è anche quella di modella: ci racconti la tua esperienza più indimenticabile su un set? (Sia positiva, sia negativa)

La mia esperienza che ho più a cuore sul set è una delle prime. Avevo appena iniziato a lavorare come modella e mi sono trovata su un set dove ho dovuto scattare praticamente nuda. Come primo lavoro è stato abbastanza intenso emotivamente, anche perchè il mio approccio al lato modeling non è stato molto spontaneo, me lo hanno chiesto per anni ed ho sempre rifiutato. Questo editoriale in particolare è stato molto bello perchè nonostante fossi nuda, sia fisicamente che mentalmente, mi sono sentita accolta da chi avevo intorno e ho potuto seguire tutto il processo del creare qualcosa insieme dal punto di vista artistico e creativo, vedendo anche tutta la parte bella di questo lavoro, oltre ai pregiudizi che ci sono riguardo ad esso. Per quanto riguarda un'esperienza negativa non ho un ricordo nello specifico, devo ammettere che sono sempre stata abbastanza fortunata sui set, io penso che la negatività sia più un insieme di fattori, che si accumulano nel tempo e in qualche modo ti feriscono, come per esempio arrivare su un set e trovare quasi sempre dei vestiti ai quali sono io che devo adattarmi a loro e non viceversa, l'essere in un sistema che è progettato per qualcuno che è totalmente diverso da me ed essere sempre l'eccezione. Tutto questo è un po' l'aspetto negativo, ma allo stesso tempo è qualcosa che mi sprona a continuare a fare quello che sto facendo, perché penso che qualcuno, vedendomi e immedesimandosi in me, riesca a pensare che esiste uno spazio anche per lei.

Hai dei tips per avere il look giusto per ogni occasione?

Penso che un look debba essere funzionale alla giornata che dobbiamo affrontare, quindi per me il look giusto è quello che mi rende più a mio agio.

È appena passato l'8 Marzo, giornata mondiale dedicata alle donne. Credi che il mondo femminile debba essere ancora tutelato? In che modo credi si possa avere una parità di diritti con il mondo maschile?

Secondo me quando si parla di parità di diritti non si può parlare solo di genere, ma bisogna parlare di un'inclusività che tiene conto di vari fattori che creano disparità. Penso che sia essenziale non pensare al mondo femminile come qualcosa di distaccato da quello maschile e capire che la disparità di genere non sia qualcosa per cui devono battersi le donne per far portare qualcosa di positivo solo alle donne, ma qualcosa per cui bisogna battersi insieme, perchè qualsiasi tipo di disparità porta un disagio da entrambi i lati. Ci sono tantissime cose da fare e la nostra generazione si interroga molto su questo aspetto oltre che su temi come il genere e la relazione di questo con il sesso. La risposta generale alla domanda è che credo che sia un impegno che dobbiamo prendere come società, abbiamo tutti diritti e doveri a riguardo, indipendentemente dal nostro sesso o genere.

Ci racconti qualcosa di più riguardo a Mulieris?

Mulieris nasce per colmare la disparità di genere sul punto di vista lavorativo nel mondo creativo. Volge a dare spazio a tutte le creative donne e chiunque s'identifichi come tale. Nasce come community online per poi svilupparsi tramite progetto cartaceo ed arrivare così al lato studio, dove diamo dei lavori pratici alle artiste che abbiamo incluso nella rivista. Proprio per dare visibilità alle creative donne, attraverso un processo lungo sviluppato negli anni da ragazze giovanissime che sono entrate in un sistema in cui tutto questo non è favorito, ma anzi è molto bloccato. Il processo è lungo, ma ci stiamo lavorando, sperando di dare in futuro tante opportunità alle persone che hanno supportato la nostra realtà fino ad adesso.

È appena passato l'8 Marzo, giornata mondiale dedicata alle donne. Credi che il mondo femminile debba essere ancora tutelato? In che modo credi si possa avere una parità di diritti con il mondo maschile?

Secondo me quando si parla di parità di diritti non si può parlare solo di genere, ma bisogna parlare di un'inclusività che tiene conto di vari fattori che creano disparità. Penso che sia essenziale non pensare al mondo femminile come qualcosa di distaccato da quello maschile e capire che la disparità di genere non sia qualcosa per cui devono battersi le donne per far portare qualcosa di positivo solo alle donne, ma qualcosa per cui bisogna battersi insieme, perchè qualsiasi tipo di disparità porta un disagio da entrambi i lati. Ci sono tantissime cose da fare e la nostra generazione si interroga molto su questo aspetto oltre che su temi come il genere e la relazione di questo con il sesso. La risposta generale alla domanda è che credo che sia un impegno che dobbiamo prendere come società, abbiamo tutti diritti e doveri a riguardo, indipendentemente dal nostro sesso o genere.

Ci racconti qualcosa di più riguardo a Mulieris?

Mulieris nasce per colmare la disparità di genere sul punto di vista lavorativo nel mondo creativo. Volge a dare spazio a tutte le creative donne e chiunque s'identifichi come tale. Nasce come community online per poi svilupparsi tramite progetto cartaceo ed arrivare così al lato studio, dove diamo dei lavori pratici alle artiste che abbiamo incluso nella rivista. Proprio per dare visibilità alle creative donne, attraverso un processo lungo sviluppato negli anni da ragazze giovanissime che sono entrate in un sistema in cui tutto questo non è favorito, ma anzi è molto bloccato. Il processo è lungo, ma ci stiamo lavorando, sperando di dare in futuro tante opportunità alle persone che hanno supportato la nostra realtà fino ad adesso.