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Genderless, la nuova normalità contro ogni pregiudizio

Da GCDS a Michael Kors, silhouettes maschili e femminili si incontrano in un mix unico e sempre sorprendente e la loro scelta dei modelli testimonia il forte desiderio comune di annientare le differenze. Tra le sfilate più celebri del panorama moda vediamo Maison Margiela che propone un’armata genderless: eroi e eroine ispirati alla resistenza Francese in cui stratificazione, sartorialità e struttura diventano parole chiave. John Galliano, il designer visionario della maison, aveva già sottolineato la sua passione per la moda androgina sin dalle sue prime collezioni giocando anche con l’uso del make-up. Oggi racconta la sua nuova idea di uniforme con capi spalla forati e particolare attenzione al punto vita, proponendo come calzatura l’iconico Tabi boot in versione alta e con tacco anche sull’uomo. A Parigi le proposte sulla passerella Givenchy sono sempre chic: le modelle sfoggiano capelli corti alla garçonne e giacche maschili sartoriali sdrammatizzate su jeans strappati, mentre il completo con i bermuda, d’obbligo nell’armadio per questa stagione, è abbinato a ciabatte comode per un look fresco e cool. Salutiamo le differenze anche sulla passerella di Michael Kors grazie alla diversità del casting che ospitava modelle transgender. Per questa stagione il designer americano crea un nuovo capo iper versatile che unisce la gonna al pantalone sartoriale. Johnathan Anderson è un altro stilista che ama giocare sull’identità di genere, infatti propone con delicatezza e poesia abiti in maglieria al maschile anche sui toni del rosa, lo stesso rosa che ritroviamo in sfumature neon nello street wear di GCDS dove i modelli ibridi sfilano con completi a balze e t-shirt rigorosamente con logo, contornati da un’ambientazione ispirata a Jurassic Park. Talvolta sottili riferimenti ci arrivano quasi in modo subliminale: Demna Gvasalia, direttore creativo di Balenciaga, presenta la collezione in un labirinto di velluto blu richiamando il parlamento europeo e sottolineando la filosofia del “power dressing” facendo sfilare giacche squadrate one-size e rigorosamente genderless. Il look androgino è senza tempo e lo vediamo anche grazie a Francesco Risso, direttore creativo di Marni in una parata di colori e sostenibilità. Nella sfilata spring summer uomo, i pantaloni larghi morbidi e tipicamente maschili diventano bicolore e sono indossati anche da modelle donne con disinvoltura. Sulla stessa linea d’onda, ci spostiamo da Milano a New York con il paladino dello sporty cool Alexander Wang che fa sfilare lo stesso genere di pantaloni al femminile abbinati a numerose cinture e classiche camicie rivisitate in chiave moderna. Wang celebra sempre l’inclusività grazie alla scelta di modelle/i transgender e di diverse origini. Filo conduttore delle passerelle 2020 sono le infinite declinazioni e libertà di un unico trend: il genderless, che annienta ogni pregiudizio e si afferma come la nuova frontiera della moda.

Da GCDS a Michael Kors, silhouettes maschili e femminili si incontrano in un mix unico e sempre sorprendente e la loro scelta dei modelli testimonia il forte desiderio comune di annientare le differenze.