SPEDIZIONE GRATUITA SU TUTTI GLI ORDINI SOPRA I 100€
Carrello: (0)
icon-search
Cerca
Intervista

Emma Larsson

Guardare al futuro, mentre si sondano gli abissi per trovare le gemme e bellezze nascoste. Questa è la tanto astratta quanto colorata Emma Larsson. Molto più di una pittrice e scultrice, ma una vera e propria visionaria, che racconta in esclusiva a TheCornerZine i meccanismi della sua mente, i suoi hobby e alcune delle sue debolezze fashion!

Il tuo lavoro è una bellissima composizione di colori, forme e persino texture. Sei stata descritta come un’artista e scultrice autodidatta dal forte senso dell’immagine. Detto ciò, vorrei sapere in che modo ti vedi; quindi, come ti descriveresti al mondo?

Sono un po’ un’outsider e anticonformista. Uno spirito libero e non sottomesso a regole convenzionali, che pensa sempre fuori dagli schemi. Sono curiosa e cerco nuove forme d’espressione dentro me.

Emma Larsson

Sono un po’ un’outsider e anticonformista. Uno spirito libero e non sottomesso a regole convenzionali, che pensa sempre fuori dagli schemi. Sono curiosa e cerco nuove forme d’espressione dentro me.

La maggior parte di noi può dire che l’ispirazione viene dalle cose che ci circondano, ma alle volte può essere difficile individuarne la fonte. Quindi, da dove trai la tua ispirazione? E fatichi, alle volte, a trovare quell’ispirazione?

Per me, la musica è un’importante fonte d’ispirazione. Sia l’esibizione che il testo di una canzone disegnano delle immagini nella mia testa. Sì, alle volte mi sento ‘prosciugata’. In questi casi, la miglior ‘cura’ consiste nel lasciare la città e immergersi negli elementi di madre natura. Spesso, mi ritrovo nella mia tanto amata quanto segreta foresta, che si trova fuori Stoccolma.

Dopo aver scorso il tuo profilo Instagram, le citazioni e poesie che pubblichi risuonavano nella mia mente, facendomi sentire piena di gioia e ispirata. Hai un mantra? Se sì, quale?

Non sono una grande fan dei mantra, ma senza citare; ha tutto a che vedere con il rimanere onesti con se stessi.

Fammi un quadro della giornata tipica di un’artista come te.

Alle volte, passo il tempo camminando per la città senza alcuna meta e scatto molte fotografie, che mi servono da ‘iniezione vitale’. Altre volte, lavoro in studio dalle 08:00 alle 23:00, garantendomi una buona notte di sonno.

Un anno fa, hai collaborato con la designer newyorchese Rachel Comey alla creazione di una vera e propria collezione. Raccontami tutto a proposito di questo progetto. In che modo si è presentata questa opportunità? Ti sei divertita nel portarlo avanti? E cosa invece differenzia questo particolare lavoro dagli altri?

Ho avuto questo lavoro dal mio agente di Londra. È stato un grande onore per me, dato che amo il modo in cui Rachel mescola il bello con il brutto, il giovane con il vecchio, il nero con il bianco e così via dicendo. Ho realizzato sei opere ad acquarello, che Rachel e il suo team hanno utilizzato per creare un pattern. Quei sei dipinti sono poi stati appesi nel loro flagship di New York. Sono molto felice del risultato finale, è migliore di quanto non mi aspettassi. Stampare e presentare il mio lavoro su una superficie in velluto gli ha dato una nuova dimensione.

C’è un creativo, nel mondo dell’arte, letteratura, moda, musica o teatro, con il quale collaboreresti a qualsiasi costo?

Nel campo della moda, ho molti eroi. L’ultima collezione dello stilista Dries Van Noten è ‘pazzesca’. La collaborazione dei miei sogni consiste nel disegnare una collezione di scarpe da tennis per Adidas. La puoi organizzare? (Ride, NdR)

Fammi il nome di tre icone che porti nel cuore.

A essere sincera, penso che gli artisti uomini siano stati sovraesposti nel corso della storia. Sì, sono bravi anche loro, ma facciamo in modo che questo sia un elenco di eroine: Marlene Dumas, Louise Bourgeois e Frida Kahlo (non necessariamente per la sua arte, ma per la sua personalità forte e alla moda).

A proposito di queste figure, ce n’è una che consideri un’icona di stile? Se non una di queste, chi?

Direi che Emilie Flöge è un’enorme fonte d’ispirazione! E Rei Kawakubo! Amo con tutta me stessa le donne dalla forte autorità e integrità.

Le due volte che ho vissuto in Italia, mi sono impegnata a trovare ed entrare in quanti più negozi vintage mi fosse possibile. Per me, in Europa ci sono i migliori negozi vintage di tutti i tempi. Ti piace scovare le gemme nascoste tanto quanto piace a me? Se sì, quali sono e dove si trovano i tuoi store preferiti?

Sì, vedo che sei ben informata! Questa è la mia altra passione. La sensazione di trovare i tesori del passato…! Purtroppo, non posso condividere tutte le mie gemme segrete, ma ok…ne rivelerò una: Stadsmissionen a Nytorget, Sofo, Stockholm: non vi deluderà.

A essere sincera, non sono sicura che io stessa sarei in grado di rispondere a questa domanda, dato che sono legata a molti dei pezzi che possiedo. Se dovessi scegliere, quale sarebbe il capo dal quale non saresti mai in grado di separarti?

I miei stivali oversize di Dr Martens. Questi fedeli alleati hanno, insieme a me, camminato per molte città europee, e non mi hanno mai deluso.

Nei tuoi Instagram Highlights, ci sono alcune foto che mostrano le tue scarpe. Sono una tua debolezza? Quante ne hai e quali sono le tue preferite? Non preoccuparti, io potrei dire che borse e scarpe fanno al caso mio…ne ho un po’ troppe! (Ride)

Sì, hai indovinato. Sono la mia debolezza. Di recente, ho comprato un paio di stivali argento di Maison Margiela, che devo ancora indossare. Questo sarà il mio prossimo passo…

Ho un profondo amore o una piccola ossessione per le epoche passate, specificatamente europee. Da Re Luigi XIV con il palazzo di Versailles al 1912, pensa a Downton Abbey fino ad arrivare ai ruggenti anni ‘20. È la moda, l’attitude e, soprattutto, lo stile di vita ciò di cui non posso mai avere abbastanza e, se potessi scegliere un periodo nel quale vivere, sarebbe in quegli anni. C’è un periodo che ammiri tanto quanto faccia io? E in quale ameresti vivere e perchè?

Sono assolutamente d’accordo, gli anni ’20 sono incredibili! Creazioni di estremo gusto. Non vedo l’ora di vedere ciò che il futuro ha in serbo per noi. Amo gli stili avanguardisti.

Dimmi qual è il tuo colore preferito da indossare e dipingere.

Da dipingere, il blu e, da indossare, il nero.

C’è un trend che è tornato di moda e che ti piace molto? E qual è un trend che speri non torni dal passato?

Teniamo sott’occhio Henrik Vibskov, sta colpendo nel segno!

Un’ultima cosa…chiudi gli occhi, cosa vedi nel futuro?

Voglio continuare a crescere e, così facendo, intraprendere collaborazioni nuove ed eccitanti!