Egle Zvirblyte
‘Il mio corpo è il mio tempio’. Questo, uno dei mantra dell’illustratrice lituana Egle Zvirblyte, che ha costruito la sua carriera su tematiche importanti, come il concetto di ‘identità’ e ‘potere femminile’.
Questa giovane artista, che ora vive a Londra, ha aperto le porte del suo studio a TheCornerZine, rivelando tutto quello che sta dietro ai colori vivaci delle sue opere tanto incisive quanto irriverenti.
Innanzitutto, come hai sviluppato la tua innata creatività?
Credo abbia a che vedere con la mia educazione: mio padre era solito giocare con me e mia sorella, raccontare le favole della buonanotte e incoraggiare lo sviluppo di un pensiero critico indipendente. Anche mio zio e mia zia sono artisti, è una cosa di famiglia.
Hai vissuto a Bali, Barcellona, Melbourne e Tokyo. Cosa hai imparato da tutti questi viaggi e spostamenti?
Ha sicuramente aperto la mia mente a nuove idee e ampliato il mio vocabolario visivo. Amo immergermi in ambienti non familiari e collezionare nuove esperienze. L’essere esposta a molte culture diverse, e ad altrettanti stili di vita, mi ha anche aiutato a maturare come persona e creare opere più articolate e complesse.
Indossate quello che vi fa sentire a vostro agio!
La sicurezza è l’accessorio per eccellenza.
Ciò detto, in che modo definiresti il tuo stile personale? È cambiato nel corso del tempo?
È vivace, sfrontato, intrigante e irriverente. È sincero, divertente e, qualche volta, esistenzialista. Il mio stile è una sorta di estensione della mia personalità. La mia arte riguarda i soggetti che, in un dato momento, mi interessano a livello personale.
Hai collaborato con molte realtà diverse. Per quanto riguarda l’ambito professionale, qual è il tuo ricordo più felice?
Amo lavorare con grandi team a progetti altrettanto grandi. Costruire un bar-giostra per il ‘Moniker Art Fair’ di New York è stato incredibile, così come dipingere un murales per il ‘Life Is Beautiful Music & Art Festival’ di Las Vegas. In entrambi i casi, il progetto è stato portato a termine in maniera a dir poco perfetta e ci è sembrato di essere una di quelle grandi famiglie che lavorano duramente.
Attraverso le tue opere d’arte, affronti tematiche quali l’identità e il potere femminile. Ci puoi dire di più a proposito della tua pratica artistica e degli importanti messaggi che stai trasmettendo?
Alla fine vogliamo tutti vivere esattamente così come siamo, amare senza limiti e sentirci connessi.
Un qualche progetto ancora incompiuto al quale vorresti lavorare?
Sono una maniaca del controllo, quindi non ci sono progetti lasciati incompiuti. Ciò detto, mi piacerebbe molto progettare un gioco VR. È da un po’ che ci penso.
Ora, vivi a Londra. Come descriveresti la scena creativa di questa città?
Qui, si è esposti a così tante culture, identità e informazioni visive. Senza poi contare l’infinita disponibilità di un’arte di prim’ordine, le diverse sottoculture e un’accademia senza eguali: si è quindi difronte alla perfetta incubatrice per qualsiasi tipologia di pratica artistica. La scena londinese può essere ‘snob’, ma presenta un substrato punk che amo.
Hai un qualche consiglio di stile per distinguersi, emergendo così dalla massa?
Indossate quello che vi fa sentire a vostro agio! La sicurezza è l’accessorio per eccellenza.
Ti piace acquistare capi vintage?
Sì! Los Angeles è il posto dove preferisco acquistare capi vintage.
Se dovessi scegliere un solo e unico pezzo del tuo guardaroba, quale sceglieresti?
Un body arancione senza spalline. È per tutte le occasioni.
Dove ti senti di più a casa? È quel luogo la tua fonte d’ispirazione principale?
A Vilnius, la città dalla quale provengo. È il posto dove mi sento meglio. Per quanto riguarda le mie fonti d’ispirazione, mi sento ispirata quando vivo intense avventure sensoriali.
Un’ultima domanda: cosa speri per il futuro?
La pace sulla terra.
Al momento, sto studiando psicologia, religioni, misticismo e pratiche di meditazione, e sto anche imparando dalla vita e dai miei errori. Esploro continuamente il significato dell’essere una donna, quello di cui è fatto il mondo e il potere dell’energia femminile.