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Intervista

Davide Perella

‘Non smettete mai di guardarvi attorno e prendete appunti. Le idee vanno e vengono, ma quelle giuste è meglio averle sempre in tasca’. Questo, il consiglio di Davide Perella, l’Art Director e Graphic Designer che vanta collaborazioni a dir poco esclusive nel mondo della moda. Fra Nike, Moschino e Alberta Ferretti, dalla Sardegna a New York e Milano, scopriamo il percorso di questo giovane creativo!

Innanzitutto, quando hai realizzato di voler intraprendere una carriera artistica?

Fin dai tempi del liceo, mi interesso a tutto ciò che riguarda la grafica, la moda e il design. Subito dopo essermi laureato, ho vissuto per un po’ di tempo a New York e lì penso di aver avuto la conferma di voler fare questo nella vita.

In che modo hai sviluppato il tuo spirito creativo?

Come per qualsiasi cosa, occorre applicarsi, provare, sbagliare e riprovare.

Davide Perella

Uso i social davvero tanto, mi piace l’idea di poter cercare nuove ispirazioni che provengono da tutto il mondo.

Detto ciò, qual è stato il momento più importante della tua carriera?

Lo scoprirete presto.

Infine, come potremmo descrivere la tua visione creativa?

Pop, ironica e riconoscibile.

Davide, hai oltre 22 mila follower su Instagram. Qual è la tua relazione con i social network? In che modo reagisci alle critiche online?

Uso i social davvero tanto, mi piace l’idea di poter cercare nuove ispirazioni che provengono da tutto il mondo. Detto ciò, le critiche sono sempre ben accette, ancor di più se costruttive.

Nel 2017, hai collaborato, fra gli altri, con il colosso dello sportswear americano Nike, realizzando delle installazioni rosa bubblegum. Ci parleresti di questo interessante progetto?

Sicuramente, si tratta di uno dei progetti al quale ho più amato lavorare per via della totale libertà che Nike e il suo fantastico team mi hanno concesso. Ho voluto ricreare il bombardamento di informazioni che ogni giorno viviamo a causa dei social network, con l’installazione di video-wall sulle vetrine del Nikelab di Milano. Le sculture rosa bubblegum, invece, riprendevano le forme delle ‘Dunk’ e delle storiche ‘Air Force 1’.

Davide, hai realizzato degli artwork per il marchio italiano Alberta Ferretti. In che modo è nata questa proficua collaborazione?

Uno dei primi lavori commissionati da Alberta Ferretti era legato alle slipper ‘Mia-Mule’. Ho creato delle immagini ironiche, che si differenziavano da semplici still life per il loro carattere divertente e il rompere gli schemi del brand.

Da tempo, collabori con lo storico brand Moschino, la cui direzione creativa è affidata, dal 2013, a Jeremy Scott. Quale credi sia il fattore che ha determinato il grande successo che questa realtà sta vivendo?

Jeremy è un genio, sono davvero felice di collaborare con lui. Moschino aveva bisogno di una boccata d’aria fresca e con lui è arrivato un vero e proprio tornado di idee e novità. Jeremy ha un’impronta unica e irriverente, che si abbina perfettamente allo stile di Moschino.

Nonostante il successo di questi anni, hai rimorsi o rimpianti?

Sinceramente, no. Cerco sempre di migliorare, e non si costruisce nulla con i rimpianti, mentre dagli errori lo si può fare.

Vi è una realtà con la quale ti piacerebbe lavorare?

Non saprei, in ambito lavorativo mi piacciono le sfide e le sorprese.

Ciò detto, qual è il tuo sogno nel cassetto?

Creare un mio brand.