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Intervista

Angel McQueen

Lady Gaga è la sua icona numero uno. Nessuna differenza tra la vita da MakeUp Artist e la drag queen di sera sul palco. Incontriamo per TheCornerZine Angel McQueen una della performer più popular della scena milanese e scopriamo alcuni segreti della sua carriera!

Ciao Angel, ci puoi raccontare come nasce questa tua passione per il mondo delle drag e come è nata Angel McQueen?

In realtà non è nata per una ragione particolare, semplicemente è stato un lasciar scorrere gli eventi. Ho iniziato ad approcciarmi al makeup quando avevo 16 anni ed è stato un continuo sperimentare nei primi due anni, fino a che piano piano sono comparse le prime paia di scarpe con il tacco poi le prime parrucche ed un po’ alla volta è nata Angel. Ho iniziato che ancora non era esploso il fenomeno “RuPaul”, tutto quello che ho imparato ho dovuto impararlo da solo, provando e sbagliando e grazie ai “sacri insegnamenti” della mia mother drag. Ho sempre vissuto tutto ciò come un’evoluzione ed è ancora che cosi che la vivo.

Angel McQueen

Non ho mai vissuto il drag come un “trasformarmi in altro” ma piuttosto come un modo per cambiare il riflesso di me allo specchio. Mi ha sempre divertito la possibilità di collocarmi a mio piacimento fra un genere.

Il look che ti rappresenta meglio durante le tue performance?

Ogni performance è diversa e di conseguenza anche il look deve esserlo. Non ho un look preferito in particolare, ho alcuni look di cui sono particolarmente orgoglios* certo, ma non tendo ad averne uno che considero cosi rappresentativo. Mi piace giocare ogni volta e mi stufo abbastanza presto di tutto quello che faccio. Ogni volta la sfida è cercare di fare qualcosa di davvero nuovo e non sempre riesco, anzi! Ecco perché come dicevo, è proprio una continua evoluzione secondo la mia visione delle cose fare drag e proporre uno show.

Come prepari le tue performance? A chi ti ispiri di più (non solo sul palco)?

Prima di proporre qualcosa, che sia uno show o un look devo focalizzarmi un attimo su ciò che voglio proporre, che “storia voglio raccontare” o che concetto voglio far trasparire. Per preparare un brano mi aiuta molto guardare live performance dell’artista originale e soprattutto capire il senso del testo del brano sui cui farò lipsync. Tutto parte da Gaga, l’origine di tutto è lei comunque, quando iniziai a fare drag lei era la mia unica figura di riferimento. Adesso che sono cresciut* le cose sono cambiate, cerco di farmi influenzare da tutto quello che mi piace o mi incuriosisce approfondendo più che posso.

Come affronti le critiche? Credi che in Italia ci sia ancora chiusura mentale per il mondo LGBT?

Le critiche se sono costruttive meritano sempre di essere ascoltate, io poi sono testard* e non sempre capisco subito le cose, ma questa è un altra storia! Cerco sempre di ascoltare e capire un po’ tutto, nel bene e nel male, poi valuto e faccio le mie personali considerazioni sulle cose. Capacità che manca a molte persone in Italia secondo me e penso che proprio questa incapacità di aprire la mente alle critiche piuttosto che al nuovo o al diverso sia motivo di pregiudizio verso il mondo LGBTQ (e non solo) nel nostro paese.

Qual è la più grande differenza (a livello caratteriale) tra Federico Makeup Artist e Angel McQueen performer?

Non esiste una sostanziale differenza fra persona e personaggio nel mio caso. Per quanto siano due figure che si presentano in modo diverso, Angel e Federico sono la stessa persona con un aspetto diverso. Non ho mai vissuto il drag come un “trasformarmi in altro” ma piuttosto come un modo per cambiare il riflesso di me allo specchio. Mi ha sempre divertito la possibilità di collocarmi a mio piacimento fra un genere. Quindi direi che possiamo riassumere tutto ciò in una parola per rispondere alla tua domanda, nessuna!

Il tuo main stage è La Boum di Milano dove ti esibisci il venerdì sera. Che rapporto hai con Milano e i Club di questa città?

Amo Milano e la vita notturna. Angel è stata sperimentata e forgiata dalle serate di Milano! Non ho un rapporto particolare, reputo tutto questo ambiente “casa mia” in un certo senso, mi ci trovo semplicemente bene ed a mio agio!

Sempre a proposito di città, cosa ti piace e cosa meno di Milano?

Milano è tutta meravigliosa, specialmente di notte quando non si vede in giro un’anima! È una città che amo molto e non sostituirei con nessuna in Italia. Trovo molta più sicurezza ed apertura mentale qui, forse è cosi o forse no ma questo è ciò che percepisco comunque. La cosa più brutta forse è l’arroganza che abbiamo in molti qui. E l’aria condizionata spenta in metropolitana!

Sul tuo profilo instagram hai più di 25K followers. Sei dipendente dai social? Come vivi il rapporto con questi?

Sono dipendente dai social nel senso che ormai sono parte integrante di quello che faccio. Uso instagram come vetrina per tutto ciò che faccio quindi in quel senso si, ormai ne sono dipendente. Non sono il tipo di persona che è diventata dipendente da quello che comporta avere molto seguito su instagram, fortunatamente. Non sono ossesionat* dal dover pubblicare costantemente o dal numero di like ad un post. Tuttavia ci tengo molto a curare tutto nei dettagli, anche i social!

**Vinci alla lotteria. La prima cosa che fai? **

Prenoto volo e albergo per andare o negli USA o in Giappone, poi vedo dove altro andare! Ah e anche un appartamento in zona San Babila o Duomo. E un giretto per i negozi di Montenapoleone. E un auto con autista.

Hai una frase da cui hai creato la tua filosofia di vita?

“Minima spesa, massima resa”

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Mi reputo molto alla mano e vivo le cose un po’ come capitano, quindi non so risponderti! Non ho progetti particolari a cui lavorare al momento, vedremo un po’ cosa verrà fuori!

**Esprimi un desiderio **

Se te lo dico non si avvera!